FAUST

Gianpaolo Pasini (Drums)

Marco Fiorina (Bass)

Mauro Ghilardini (Vocals, Keyboards)

Michele Savoldelli (All Guitars)

 

SPECIAL GUEST

Andrea Bertasa (Narratore)

Davide Ferrari (Mefistofele)

Giorgio Sala (Pater Estaticus)

Silvia Semperboni (Margherita)

Giuseppe Peracchi (Clarinetto)

 

 

 

INTRODUZIONE

Faust è un'opera in due atti con un Preludio ed un Finale; nasce dalla rielaborazione, da parte dei Minstrel, del tema fondamentale dell'omonimo capolavoro goethiano. Il protagonista ricerca con ostinazione più "verità" che lo spingono a compiere, dopo vari insuccessi, un patto col diavolo pur di appropriarsene: pegno la sua anima. Tutto fa capo ad un PRELUDIO in cui il narratore ci introduce nella storia... o forse nel viaggio, nella ricerca... o meglio, nella preghiera che Faust rivolge alla stella BELLATRIX, fedele compagna d'avventura; conscio però, che le sole preghiere non lo possono aiutare, il crollo nello sconforto è inevitabile. Approfittando della situazione, MEFISTOFELE, abile manipolatore di uomini, circuisce Faust e mostrandogli la via per la salvezza, s'impadronisce della sua anima. Inconsapevole di quanto successo, Faust, corre verso IL CASTELLO, metafora kafkiana della conoscenza, accompagnato dai dubbi e dalle incertezze sempre più insistenti. Giunto di fronte ai portali del castello, FAUST, li oltrepassa ed immergendosi in una straordinaria esperienza mistica e di purificazione, ottiene il riscatto della sua anima, sostenuto dall'ausilio della Mater Gloriosa. Infine, Faust, circondato da LA NEVE, simbolo delle difficoltà della vita, può riprendere la sua ricerca illuminato, non solo da Bellatrix, ma anche da molteplici altre stelle che amplificano a nuova luce un amore ritrovato, o forse solo nascosto per Margherita... emblema di una passione terrena mai spenta. Il FINALE vede ricomparire la figura del narratore che ci guida, con le sue parole, verso l'inizio del viaggio che attende ognuno di noi.

 

INTRODUCTION

Faust is a two acts opera with a Prelude and an End; it is the result of Minstrel’s rework about the fundamental topic of the homonym Goethe masterpiece. Faust is looking with obstinacy for more and more “truth” that leads him, after a lot of failure, to come to terms with the devil in order to have them: his soul like pledge. The opera begins with a Prelude (PRELUDIO); a narrator introduce ourselves in the history… or perhaps in a journey, a research… or better, a prayer that Faust turns to star BELLATRIX, faithful adventures companion. But prayers alone couldn’t help him; and Faust collapses in discouragement. Taking advantage of this situation, MEFISTOFELE deceives Faust and showing him the way of salvation captures his spirit. Unaware of this fact, Faust runs towards the Castle (IL CASTELLO), Kafkian metaphor of knowledge, followed by doubt and more and more insistent uncertainties. Once arrived in front of castle’s portals, FAUST goes ahead and, dipping itself in an extraordinary mystical experience of purification, obtains to redeem his spirit, supported by the aid of Glorious Mater. Finally Faust, surrounded by snow (LA NEVE), symbol of life difficulties, can resume his research illuminated from Bellatrix but also from a variety of other stars, amplifying in a new light a love found again, or maybe only hidden, to Margherita… emblem of a terrain passion never extinguished. In the End (IL FINALE) the narrator appears again and leads ourselves with his words towards the beginning of the travel that attends all of us.

 

 

UNA SELVA UNA STORIA (Preludio)

Davanti al sipario chiuso appare un narratore vestito da giullare medioevale.

Narratore:
Nacqui fra guglie d’alte cattedrali
alianti, sorte esse stesse sul corpo
sensuale delle lande nostre astrali.
Da sempre strisciai e vagai castigato
oltre i suoi sentieri e nei suoi misteri
come un gatto d’una regina ai piedi.
Molte furono le realtà che vidi
al calare della sera sui lidi.
Ho visto verdi tenebre, ghirlande
e fate turbare la luna in cielo.
Ho visto raggi di menti sublimi
fermentare come paludi al sole
e orizzonti baciati dal cemento.
Ma mai cedetti agli abissi ch’essi in me
dischiusero; tranne forse una volta
nella quale assistetti ad una storia
arcana che oggi voglio ricordare,
con tutte le verità straordinarie
che sol lasciarono un grande silenzio
nelle mie certezze e nelle navate
di queste selve: grandi cattedrali.
Il nulla ecco ora invito ad ascoltare
con questa nostra silente commedia
unica cosa che l’arte può dare.

Detto ciò s’inchina e se ne va, accompagnato dai primi accordi dell’opera.

 

 

A FOREST A STORY (Prelude)

In front of a closed curtain a narrator appears, dressed like a medieval bard.

Narrator:
I was born among spires of high cathedrals
gliders, themselves born on the sensual
body of our astral lands.
Since forever I slid and wondered pure
beyond its paths and in its mysteries
as a queen's cat at its feet.
Many were the realities I have seen
at the arrival of dusk on the lands.
I've seen green darkness, garland
and fairies disturb the moon in the sky.
I've seen rays of sublime minds
ferment as swamps in the sun
and horizons kissed by concrete.
But never did I give up to the abysses
that it opened within myself; except maybe once
in which I witnessed an old story
that today I would like to remember,
with all the extraordinary truths
that tonly left a great silence
in my certainties and in the nave
of these forests: great cathedrals.
I invite you to listen to the nothing
with our silent comedy
only thing art can give.

This said, he bows and leaves, accompanied by the first chords of the opera.

 

 

BELLATRIX (Atto I - Scena I)

Si apre lentamente il sipario svelando Faust in ginocchio,rivolto verso Bellatrix: una stella che splenderà in tutte le scene dell’opera sulla destra del palcoscenico.

Faust:
Splendi ancor
dove il cielo grigio avvolge il mio dolor.
Splendi ancor
asciuga il pianto con il tiepido tuo calor
e splendi ancor.
Tu guardi dall’alto il mio tormento
il lento incessante passare
del tempo che và.
Ed ogni volta che il mio sguardo
si fa più intenso
in ogni momento che penso,
tu sei là.
Splendi ancor
fin da bimbo ascoltavo la tua luce
nella sera.
Lei splende in te
mentre tu cingi il mio capo
come bianco sulla tela
che splende in me.

Dodici lontani rintocchi lo riportano alla realtà. Si alza e decide di vagabondare ancora in cerca del suo castello.

 

 

BELLATRIX (Act I - Scene I)

The curtain slowly opens revealing Faust kneeling, turned towards Bellatrix: a star that will shine in each of the opera's scenes on the right side of the stage.

Faust:
You still shine
where the grey sky embraces my pain.
You still shine
dry the cry with your tepid warmth
and you still shine.
You watch my torment from above
the slow unceasing passing
of time that goes.
And each time that my look
grows more intense
in each moment that I think,
you are there.
You still shine
since I was a child I listened to your light
in the evening.
She shines in you
while you embrace my head
as white on canvas
that you shine in me.

Twelve far bell strokes bring him back to reality. He stands aup and decides to wonder more in search of his castle.

 

 

MEFISTOFELE (Atto I - Scena II)

Faust vaga incerto, illuminato da Bellatrix. Le sue paure danzano intorno a lui circondandolo con le loro ombre.

Faust:
Ascoltami or che vedo avanzar la mia sorte.
Puoi capir ciò che cerco e che sento in me?
Forse la morte…
Guardami, tremo spoglio d’ogni dote
e non capisco il peccato che dentro mi scuote.

Dammi un segno da cui capir
il tuo silenzio mi fa morir
con te quiete io sento a stento
le roche grida del mio lamento.
Ma dov’è mai il castello che
cerco da sempre insieme a te.

Non c’è mano amica che tracci la via infinita
a noi vagabondi mortali sperduti nel mar.
Non c’è più vento a spingermi lontano
or siedo affranto e spengo gli occhi piano...

Lasciandosi cullare dalle melodie dell’universo, si adagia nuovamente sul terreno gelato. Poco dopo s’avvicina disoppiatto l’ombra di Mefistofele che lo desta.

Mefistofele:
Dimmi ciò che ti disturba, amico.

Faust:
Chi è?

Mefistofele:
Sono chi tu voi ch’io sia

Faust:
La mia salvezza

Mefistofele:
Segui il mio sguardo ad essa ti condurrà
lascia ch’io guidi il tuo incerto cammino.
Or puoi vedere il castello che vuoi?

Faust:
Sì, lo vedo…

Mefistofele:
Davver lo vuoi?

Faust:
Sì!

Mefistofele:
Sei mio!

Entrano lentamente delle streghe e dei demoni che circondano Mefistofele.

Mefistofele:
Infantil sordida speranza
basti tu a spingerlo lontano.
Dunque apriam la confusa danza
dall’acre odor d’un tempo arcano.
Su corri verso ciò che vuoi,
mio schiavo adesso diverrai!

Faust si allontana scomparendo alla destra del palcoscenico, mentre Mefistofele lo osserva sulla sinistra. Le comparse iniziano a danzare intorno a lui cantando.

Streghe e demoni:
Pape satan, pape satan aleppe.

Exit tutti. 

 

 

MEPHISTOPHELES (Act I - Scene II)

Faust drifts around shadowy, illuminated from Bellatrix. Its fears dance around him, encircling it with their shadows.

Faust:
Listen to me, now that I see my fate going on.
Can you understand what I’m looking for and what I’m feeling?
Perhaps death…
Look at me, I shake empty of any dowry
and I can’t realize the sin that shakes me inside.

Give me a sign so I can understand,
your silence makes me to die
with you I hardly listen, quiet, 
the gruff screaming of my lamentation.
But where, where is the castle
that I’m always looking for with you.

No friendly hand could trace the neverending way
for we, mortal wanderers dispersed on the sea.
There isn’t wind that pushes me away
now I seat depressed and slowly close my eyes…

Sweet melodies lulls Faust that carefully lay down on icy terrain. After a while Mephistopheles shadow approach to Faust and awake him. 

Mephistopheles:
Tell me what bothers you, friend.

Faust: 
Who is it?

Mephistopheles:
I'm who you want me to be

Faust:
My salvation

Mephistopheles:
Follow my gaze, it will guide you to it
let me guide your uncertain walk.
Now can you see the castle you want?

Faust:
Yes, I see it...

Mephistopheles:
You really want it?

Faust:
Yes!

Mephistopheles:
You're mine!

Witches and daemons slowly enter and surround Mephistopheles. 

Mephistopheles: 
Childish sordid hope,
thou art enough to push him further.
Let us open the confused dance
with the bitter smell of an ancient time.
Run towards what you want,
my slave now you'll become.

Faust walks away disappearing in the right side of the stage, while Mephistopheles observes him on the left. The extras start to dance around him singing.

Witches and Daemons:
Pape satan, pape satan aleppe. 

All exit.

 

 

IL CASTELLO (Atto I - Scena III)

Paesaggio notturno; sulla destra splende sempre Bellatrix. Entra Faust correndo affannosamente. Come sfondo, in lontananza, il castello.

Faust:
Gelida è la sera,
quella nube nera se n’è andata ormai.
Suon di pietre e spine
fan sognar senza fine
oltre il vento...

L’uomo decide di avvicinarsi. Inizialmente procede con cautela poi comincia ad aumentare il passo.

Faust:
Forse domani vedrò
un nuovo cielo e chiaror.
Un uomo nuovo sarò
senza paure e timor.
Oltre il vento, sopra le fobie
da lassù la tua luce mi dona energie.

Correndo alza gli occhi a Bellatrix che splende ancora su di lui.

Faust:
La paura che cresce non mi deve fermare
le lacrime, il sangue, il sudore cadere.
Ricordi passati vedo ora affiorare,
io muoio.

Faust decide di interrogare ciò che resta della sua anima e come uno specchio le sue paure rispondono. E’ la danza dell'angoscia.

Faust:
Oltre il vento, sopra le fobie
da lassù la tua luce mi dona energie.

Frastornato ricomincia a correre verso il Castello, sempre più vicino. Exit Faust, cala velocemente il sipario.

Fine I atto

 

 

THE CASTLE (Act I - Scene III)

Nigh landscape; on the right Bellatrix keeps shining. Faust enters running breathlessly. As a background, in the distance, the castle. 

Faust:
Cold is the evening,
that dark cloud is now gone.
Sounds of stones and thorns
make endlessly dream
beyond the wind...

The man decides to come closer. Initially he procedescautiously, then he speeds up.

Faust:
Maybe tomorrow I will see
a new sky and clearness.
A new man I'll be,
without fears.
Beyond the wind, over the fears
from up there your light gives me energies.

Running he raises his eyes to Bellatrix that still shines over him. 

Faust:
The growing fear must not stop me
tears, blood, sweat fall.
Past memories i see rising,
I die.

Faust decides to interrogate what's left of his soul and as a mirror his fears reply. It's the dance of anguish.

Faust:
Beyond the wind, over the fears
from up there your light gives me energies

Dazed, he makes back for the castle running, comingcloser to it. Faust exits, the curtain quickly falls.

End Act I

 

 

FAUST (Atto II - Scena I)

Faust bussa più volte ai portali. Apertura rapida sull’interno del castello. Le grandi porte si aprono e scoprono un paesaggio desolato fatto di rupi e crepacci; sulla sinistra c’è una cella vuota, sulla destra Bellatrix. Volando lentamente sopra Faust dei santi anacoreti si dispongono fra le rocce. Faust comincia a cantare estasiato.

Faust:
“Waldung, sie schwankt heran
felsen, sie lasten dran
wurzlen, sie klammern an
stamm dich an stamm hinam” (Goethe)

Entra Pater Estaticus che s’avvicina a Faust, pregando.

Pater Estaticus:
Ria gioia nel mio cuor, rio rapimento d’amor
nera freccia trafiggimi, fulmine colpiscimi
risplendi come vento su di me,
insegui il sole che ride ancor
sciogli il sentimento che affoga nel tuo dolor.

Gli angeli prendono la parte immortale di Faust e la rinchiudono in una cella. All’improvviso qualcuno bussa violentemente ai portali.

Mefistofele:
Aprite, aprite
in nome del demonio!
Avanti miei demoni fidati,
tutto ora è caos, silenzio
caos, silenzio
e morte
e morte!

Un’orda di spiriti maligni irrompe sulla scena. Tutto è caotico. Un demone ed una strega avanzano davanti agli altri richiamando l’attenzione.

Demone:
Mefistofele, chiede udienza!

Strega:
Mefistofele chiede udienza!

Mefistofele:
Ave, Signora d’ogni regno
lascia ch’io viva, distogli il tuo sguardo.
Fiamme eterne e sangue, attendon l’alma in pena
il patto con la morte reclama la sua preda.

Comincia un’aspra battaglia tra gli angeli e i demoni per raggiungere l’anima di Faust rinchiusa nella cella. Questa capisce cosa sta succedendo e raccolto tutto il coraggio esce dalla gabbia ed irrompe cantando nella battaglia.

Faust:
O Madre guarda ancor, i miei errori e le mie ali
con le quali combatto, con le quali io volo.
Tu metà che completa ed io, io completo a metà.

La battaglia imperversa quando finalmente interviene la Mater Gloriosa illuminando la scena con la luce di Bellatrix. I demoni vengono accecati e Mefistofele reso schiavo. Faust assiste estasiato.

Faust:
Ascoltai l’incantesimo dei venti
di verdi montagne, laghi e fiumi,
di spiaggie e prati in fior.
Ho sognato soli bassi e paludi
colmarmi di gioia e d’amor
scaldare il freddo gelo del mio cuor.
Tra le braccia tue io sognerò,
dai tuoi seni io germoglierò,
sento il volo lento del vento dentro me.

“Oh how thy worth with manners may i sing,
when thou art all the better part of me?
What can mine own praise to mine own self bring
and what is’t but mine own when i praise thee?

Even for this, let us divided live,
and our dead love lose name of single one,
that by this separation i may give,
that due to thee wich thou deserv’st alone”. (Shakespeare)

Un vortice improvviso spazza via tutti i personaggi dal luogo sacro e i grandi portali si richiudono. Silenzio e buio tornano a regnare.

 

 

FAUST (Act II - Scene I)

Faust knocks several times at the castle portals. Curtain rises quickly revealing the internal of the Castle: revealing a deserted landscape made of cliffs and crevices; on the left side there's an empty cell, on the right Bellatrix. Slowly flying over Faust, anchorite saints take position among the rocks. Faust starts extatically singing. 

Faust:
“Waldung, sie schwankt heran
felsen, sie lasten dran
wurzlen, sie klammern an
stamm dich an stamm hinam”. (Goethe)

Pater Extaticus enters and closens to Faust praying.

Pater Extaticus:
Wicked joy in my heart, wicked love rapture.
Black arrow cross me, lightning hit me.
shine like wind over me,
chase the sun that still laughs,
melt the feeling that drowns in your pain.

Angels take Faust's immortal part and close it in a cell. Suddenly someone knocks violently at the portals. 

Mephistopheles:
Open, open
in the name of the daemon.
Come on, my trusted daemons, 
all is now chaos, silence 
chaos, and silence
and death
and death!

A horde of evil spirits storms on the stage: a first battlearises. All is chaotic. A daemon and a witch advance in front of the others catching the attention.

Daemon:
Mephistopheles, asks audience!

Witch:
Mephistopheles, asks audience!

Mephistopheles:
Ave, Lady of all reigns
Let me live, turn your gaze elsewhere.
Eternal flames and blood, await the grieving soul
the pact with death claim her prey.

A second battle begins between angels and daemons inorder to reach Faust's soul closed in the cell. The sould understand's what's going on and gathering all her courage exits the cage and storms singing in the battle.

Faust:
Oh Mother look again my mistakes and my wings
which i fight with, which i fly with.
You completing half and me half completed.

The battle goes on, until finally Mater Gloriosa intervenes illuminating the scene with the light of Bellatrix. The daemons are blinded and Mephistopheles made slave. Faust observes extatic. 

Faust:
I listened to the wind spell
of green mountains, lakes and rivers,
of beaches and fields of flowers.
I dreamed low suns and marshes
fill me with joy and love
heat the icy cold of my heart.
In your arms I will dream,
from your breasts I will sprout,
I feel the slow flying of wind withing me.

“Oh how thy worth with manners may I sing,
When thou art all the better part of me?
What can mine own praise to mine own self bring
and what is’t but mine own when i praise thee?

Even for this, let us divided live,
and our dead love lose name of single one,
that by this separation I may give,
that due to thee wich thou deserv’st alone”. (Shakespeare)

Suddenly a vortex washes away all characters from thesacred place and the great portals close again. Silence and darkness reign again.

 

 

LA NEVE (Atto II - Scena II)

Faust di fronte ai portali chiusi del castello, lentamente si allontana dal desiderato posto. Tutto è silente. Bellatrix splende ancora sulla destra.

Faust:
Se rivedessi lei, dischiusa nei fiori
forse, forse fuggirei, da tutti i miei malori.
Sto cercando l’alba, del dì il ritorno,
sorella sera si posa, su di un germoglio amaro
come il mio vuoto or.

Durante questa riflessione appare volando il Pater Estaticus. Con aria paterna guarda Faust, consapevole delle sue difficoltà. Faust lo nota 

Faust:
O Spirito no! Il tuo aiuto non voglio
soltanto solo posso essere uomo

Pater Estaticus:
Il pianto tuo, scioglie la sera

Insieme:
Con le sue foglie di malinconia,
un violino che piange un’armonia

Faust:
Come lacrime ardenti su di una tela

Pater Estaticus:
Come lacrime sul viso di Dio

Insieme:
Mentre il buio ci indica la via

Faust:
La seguiamo insieme tu ed io

Pater Estaticus:
se tu vedessi lei, dischiusa nei fiori

Faust:
Di certo io riavrei, tutti i miei colori
sto cercando il giorno, del dì il ritorno

Insieme:
Sorella sera si posa, su di un germoglio amaro
prima di volare via

Faust si sdraia al suolo. Pater Estaticus si allontana per poi ritornare accompagnato da Margherita, unico grande amore di Faust; fatto ciò li lascia soli sul palcoscenico. Ora in cielo appaiono altre stelle vicino a Bellatrix. 

Margherita:
Nel tuo cuor, regna ora la neve
è lei a coprire il tuo futuro

Faust:
Sei ancora qui con me, tremo in ogni fiore

Contemporaneamente:
Faust: Margherita:
Aiutami tu or Aiutalo tu or

Faust:
A non temere il suo colore.
Ho compreso tutto sai anche perchè scappai

Margherita:
Temevi il nulla delle tue notti nere

Faust:
Vegliai da solo per molte sere,
ma c’eri tu nelle mie preghiere

Margherita:
Allor amor di certo è la tua meta
guarda lassù

Alzano entranbi gli occhi al cielo, dove splendono le stelle

Faust:
Tu non sei più sola

Margherita:
Ma sei aiutata da altre stelle vive

Insieme (fra sé e sé):
Tu guardi dall’alto il mio tormento,
il lento incessante passare del tempo che va.
Ed ogni volta che il mio sguardo si fa più intenso
in ogni momento che penso tu sei là.

Insieme (l'un l'altro):
Tu splendi in me,
fin da bimbi sussurravamo nella sera

Margherita:
Io vivo in te

Faust:
Si vivi in me

Margherita:
La vita parte or

Faust:
Devo muovermi ognor

Insieme:
splendi ancor

Con i due ancora al centro della scena cala lentamente il sipario.


Fine II Atto

 

 

THE SNOW (Act II - Scene II)

Faust in front of closed castle portals, he slowly walks away from the desired place; all is silent. Bellatrix still shines on the right. 

Faust:
If I saw her open in flowers.
Perhaps I'd flee from my agonies.
I'm searching for dawn, the return of day,
sister evening lays on a bitter bud
as my empty life.

During this meditation Pater Extaticus appears. With a fatherly look he observes Faust, conscious of his difficulties. Faust notices him. 

Faust:
Oh spirt, no! I do not want your help,
only alone can I be a man.

Pater Extaticus:
Your cry melts the evening.

Together:
With his melancholy leaves,
a violin that cries a harmony

Faust:
As hot tears on a canvas.

Pater Extaticus:
As tears on God's face.

Together:
While darkness shows us the way

Faust:
We follow it Together you and I

Pater Extaticus:
If you saw her open in flowers

Faust:
Certainly I would have all my colors back.
I'm looking for day, the comeback of day.

Together:
Sister evening lays on a bitter bud
before flying away.

Faust sits on the ground. Pater Extaticus walks away and comes back with Margherita, only great love Faust has had; this done, he lets them alone on the stage. Now in the sky appear other stars near Bellatrix.

Margherita:
In your heart, reigns snow and
it is covering your future.

Faust:
You are still here with me, I tremble in each flower.

Together:
Faust: Margherita:
Help me now I'll help you again

Faust:
Not to fear its color.
I have understood all and you also know why I ran away!

Margherita:
You feared the nothing of your dark nights.

Faust:
I watched awake alone for many nights,
but you were in my prayers.

Margherita:
Then, love, for sure it's your goal;
look up there.

They both raise their eyes to the sky, towards the stars.

Faust:
You aren't alone anymore.

Margherita:
But you are helped by other live stars

Together (to themselves):
You watch my torment from up there,
the slow unceasing passing of time that goes by.
And every time my gaze grows more intense
each moment as i think you are there.

Together (to each other):
You shine on me,
since I was a child we whispered in the evening.

Margherita:
I live in you.

Faust:
Yes, you live in me.

Margherita:
Life starts now.

Faust:
I must move now.

Together:
It still shines.

With the two in the middle of the stage, slowly the curtain falls.


End Act II

 

 

OGNI VIAGGIO (Finale)

Davanti al sipario appena calato, riappare il narratore.

Narratore:
Ogni viaggio dischiude il cuore ardente
del sincero leggiadro avventuriero
nel sentiero fosco del fato nostro.

Ogni viaggio sgradevole partenza,
gemma immemore il ritorno selvaggio
come pianto bianco d’un santo saggio.

Ogni viaggio è taverna fumosa,
sole mattutino, nuvola tenue,
urla folli, arioso fuoco sensuale

Ogni viaggio è inutile, come
rugiada per un pastore dormiente,
che nulla consegna, se non la vita.

Ogni storia è un piccolo viaggio, [MP3]
con le osterie, le lacrime e le foschie
sperdute fra i capelli di uno stagno.

E come un viaggio gocciola rugiada,
una tenue musica l’evento stilla:
splende solinga ora nella tua notte.

Exit Narratore accompagnato dalla musica.


Fine

 

 

EACH TRAVEL (Finale)

In front of the closed curtain, the Narrator appears.

Narrator:
Each travel opens the warm heart
of the honest light adventurer
in the dark path of our fate.

Each travel initially unpleasant,
forgetful stone the savage return
as white cry of a sage saint.

Each travel is a smokey tavern,
morning sun, light cloud,
mad screams, sensual airy fire.

Each travel is useless as
dew for a sleeping shepherd,
that nothing delivers, if not life.

Each story is a small travel
with tavern, the tears and the mists
lost in the hair of a pond.

And like a travel dripping dew,
a delicate music oozes the event:
solitary shines in your night.

Narrator exits accompanied by music.


The End